WEC – Ferrari seconde a metà gara a Monza

LMGTE Pro. Dopo una partenza regolare le prime tre ore di gara si sono sviluppate proponendo il tradizionale duello tra Ferrari e Porsche con Alessandro Pier Guidi e Miguel Molina rispettivamente alle spalle di Estre e Bruni. Il gap tra le vetture, sempre molto contenuto, si è ampliato o accorciato a seconda del traffico lungo i quasi sei chilometri della pista. La svolta è arrivata poco prima della metà gara, dopo la ripartenza dalla fase di Safety Car con Calado in grado di superare Jani alla prima variante con uno splendido sorpasso ma alla successiva sosta, a dieci minuti dallo scoccare della terza ora, una ripartenza più lenta della 488 GTE permetteva alla Porsche di riportarsi al comando. Miguel Molina per le prime due ore e quindi Daniel Serra si sono alternati tra terza e quarta posizione, sempre in lotta con le berlinette tedesche, mantenendo il ritardo dalla testa in undici secondi.

LMGTE Am. La prima metà di gara è stata ricca di colpi di scena e azione in una delle classi più affollate dello schieramento. Partita dall’ultima posizione dopo la sanzione ricevuta alcune ore dal termine della qualifica per il mancato rispetto – per un millimetro – dell’altezza minima da terra, la Ferrari di AF Corse numero 83, con Rovera al volante, si rendeva protagonista di una furiosa rimonta in grado di riportare la 488 GTE campione in carica in terza posizione. Davanti al talentuoso italiano, Francesco Castellacci, con la seconda vettura del team piacentino è riuscito a condurre una prima parte di gara sempre al vertice, occupando anche la prima posizione. Un’uscita di pista alla Lesmo 2 per Roberto Lacorte ha invece compromesso la gara della Ferrari di Cetilar Racing, costretta a perdere due giri necessari per il recupero della vettura e la riparazione ai box. Sosta molto più lunga, invece, per la vettura numero 60 di Iron Lynx, costretta a fare i conti con ulteriori riparazioni dopo quelle successive all’incidente delle terze libere. Ottima, invece, la prima parte di gara per la seconda Ferrari di Iron Dames, a lungo in quinta posizione, e per la terza unità di AF Corse che, con Urlich e Mann al volante, ha occupato anche la terza piazza.