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WEC – Ferrari a Le Mans, cifre e fatti da conoscere

Le Mans, 8 giugno 2023 - Nella storia delle corse endurance il circuito della Sarthe occupa un posto di assoluto rilievo. Una pista sulla quale Ferrari ha ottenuto 38 vittorie assolute e ha collezionato esperienze memorabili.

3 e 5. Le migliori posizioni nella classifica assoluta mai ottenute alla 24 Ore di Le Mans dalle vetture contraddistinte dai numeri 50 e 51, quelli delle due Ferrari 499P. Curiosamente questi risultati arrivarono nella stessa edizione della corsa, quella del 1995, in cui i numeri erano assegnati rispettivamente alle McLaren del team Mach One Racing di Andy Wallace, Derek e Justin Bell (terza) e del team Giroix Racing di Jean-Denis Deletraz, Fabien Giroix e Olivier Grouillard (quinta). Per quanto riguarda il numero più vincente, poco sorprendentemente è l’1 che però non potrà imporsi in questa edizione visto che non è stato assegnato ad alcuna vettura

12. Gli anni di assenza dalla 24 Ore di Le Mans della Ferrari dal 1949 ad oggi. Se infatti si ricorda il mezzo secolo dall’ultima volta in top class della Casa di Maranello, è giusto ricordare l’assidua presenza di Ferrari nelle classi GT della competizione. Il periodo più lungo di assenza sono stati i nove anni dal 1985 al 1993. Nessuna rossa al via anche nel 1976, nel 1983, nel 2000 e nel 2001. Per il resto il Cavallino Rampante è sempre stato al via della classica di durata francese.

13. Il numero di edizioni della 24 Ore di Le Mans cui hanno preso parte al volante di una Ferrari l’italiano Giancarlo Fisichella e il finlandese Toni Vilander. Si tratta di un record di fedeltà per i due che hanno corso a lungo insieme sulle Ferrari del team AF Corse vincendo in due occasioni in classe LMGTE-Pro (2012 e 2014 insieme a Gianmaria Bruni). Fisichella vanta anche tre secondi posti di categoria e un terzo. Bilancio similare per Vilander con due secondi e due terzi posti di classe.

26 + 96. I podi ottenuti da Ferrari nella 24 Ore di Le Mans: 26 sono i piazzamenti da podio assoluto – 9 vittorie, otto secondi posti e nove terzi – mentre 96 sono quelli di classe. Oltre alle 29 affermazioni ci sono infatti 35 piazze d’onore e 32 terzi posti.

38. Le nazionalità dei concorrenti che hanno corso con Ferrari (destinate a salire a 39 con l’Indonesia che esordirà quest’anno grazie ad Andrew Haryanto). Non stupisce che la nazione più rappresentata sia la Francia con 123 piloti seguita da Regno Unito (92), Stati Uniti d’America (91), Italia (84) e Belgio (33). Tra i paesi con una partecipazione pure nazioni con poca tradizione automobilistica come Cuba, Guatemala, e Porto Rico.

65. Gli esemplari di Ferrari 488 GTE che hanno corso a Le Mans dal 2016 ad oggi – ce ne sono sette al via di questa edizione –, si tratta del modello record della storia della Casa di Maranello. Le altre assidue frequentatrici del Circuit de la Sarthe sono state la 458 Italia (2011-2016) con 48 apparizioni; la F430 GTC (2006-2011) con 31, e in precedenza la 365 GTB/4 (1971-1978) e la 250 Testa Rossa (1957-1962), entrambe con 27 presenze.

68. Le vetture iscritte alla 24 Ore di Le Mans dal North American Racing Team (NART), la struttura creata negli Stati Uniti da Luigi Chinetti che debuttò nell’edizione 1958 ed è riuscita a vincere la corsa del 1965 con Jochen Rindt, Ed Hugus e Masten Gregory. La seconda squadra ad aver iscritto più Ferrari è la Scuderia stessa, con 55, mentre AF Corse è arrivata a quota 53, pronta ad effettuare il sorpasso in questa classifica forte delle vetture iscritte all’edizione 2023.

105. Le squadre che hanno iscritto vetture Ferrari alla 24 Ore di Le Mans dal 1949 a questa parte. Le prime furono le strutture che facevano capo ai vincitori della prima edizione cui la Casa di Maranello prese parte. La 166 MM vincitrice, guidata dal nobiluomo Peter Mitchell-Thomson e dall’italiano statunitense di adozione Luigi Chinetti, risultava iscritta dallo stesso Lord Selsdon, mentre l’altra – guidata dai francesi Jean Lucas e Pierre-Louis Dreyfus, che non concluse la corsa – era stata schierata dallo stesso Luigi Chinetti. Oltre a queste 105 c’è la Scuderia Ferrari che ha iscritto vetture dal 1952 al 1973. In questa stagione Ferrari torna ad essere presente in forma ufficiale con il team Ferrari AF Corse, mentre farà il proprio esordio con vetture del Cavallino Rampante il team Walkenhorst Motorsport che schiera una 488 GTE Evo per Andrew Haryanto, Chandler Hull e Jeff Segal, vincitore a Le Mans nel 2016 con la 458 Italia della Scuderia Corsa

461. Le Ferrari che hanno preso parte alla 24 Ore di Le Mans – 466 contando anche le Dino – nelle 61 partecipazioni della Casa di Maranello. In 219 casi le vetture sono arrivate al traguardo (47%). Per quanto riguarda i modelli che sono scesi in pista siamo a quota 56, un numero destinato a salire di una unità quando la 499P si schiererà al via dell’edizione di quest’anno.

567. I piloti che hanno disputato una 24 Ore di Le Mans al volante di una Ferrari, destinati con ogni probabilità a salire a 584 considerato che ci sono nove esordienti su una vettura di Maranello al Circuit de la Sarthe. In ordine alfabetico si tratta del belga Ulysses De Pauw, dell’indonesiano Andrew Haryanto, degli statunitensi Scott Huffaker e Chandler Hull, dell’italiano Giacomo Petrobelli, del francese Julien Piguet, del giapponese Yorikatsu Tsujiko, della francese Lilou Wadoux – pilota ufficiale Ferrari Competizioni GT – e dell’altro nipponico Naoki Yokomizo.

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