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Un nuovo inedito ed innovativo progetto di ricerca alle Lauree in Ingegneria del Veicolo all’Università di Modena.

Università di Modena, Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”

Un nuovo inedito ed innovativo progetto di ricerca alle Lauree in Ingegneria del Veicolo all’Università di Modena.

Lo scorso giovedì 13 luglio, al Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università di Modena, ha avuto luogo la consueta sessione di Laurea in Ingegneria del Veicolo. Tra i vari candidati presenti, grande rilievo ha avuto la tesi di Laurea, dello studente Vincenzo Megna, basata sullo sviluppo di un innovativo progetto di ricerca, dovuto ai due correlatoti dello stesso: il Prof. Fabrizio Ferrari e l’Ing. Antonio Cesaretti.

Si tratta di un innovativo sistema di apertura del padiglione a scomparsa, denominato “AHR” (Active Hidden Roof), basato su telaio e meccanica della Ferrari 488. Il progetto di ricerca, innovativo al punto da meritare una ricerca brevettuale che ha confermato come il sistema sia assolutamente originale, è dedicato specificatamente alle vetture con motore posteriore-centrale e consente facilmente una doppia configurazione coupé e spider alla vettura che lo adotta.

La principale novità consiste soprattutto nell’inedita configurazione del cofano motore posteriore, che può ruotare sino posizionarsi orizzontalmente sul vano motore, in configurazione della vettura spider, completamente aperta; mentre si riporta automaticamente nella posizione iniziale, in tutto simile a quella dell’attuale versione coupé della berlinetta di Maranello, una volta che il tettuccio ritorna nella posizione chiusa. Lo stesso tetto, si sposta prima attraverso un movimento rotatorio e poi scendendo in verticale, all’interno di un’apposita tasca che lo contiene in abitacolo, nello spazio compreso tra sedili e parafiamma.

L’inedito meccanismo consente una serie di vantaggi teorici, riscontrati in relazione alla maggioranza dei sistemi attualmente prodotti da vari costruttori, tra cui:
1) minor peso
2) ridotta complicazione
3) minor costo

il tutto in virtù di meno particolari in movimento e di un attento studio delle stesse movimentazioni.

Inoltre, garantisce tutta un’altra serie di vantaggi pratici, tra cui:
a) ottima accessibilità del vano motore in entrambe le configurazioni
b) ottimale aerazione del vano motore stesso
c) motore sempre in vista (caratteristica sempre cara ai clienti di supercars)
d) possibilità di non modificare e/o alterare la configurazione aerodinamica e l’aspetto estetico della vettura, in configurazione chiusa (coupé)
e) tetto in una sola parte che rimane sempre contenuto nell’abitacolo, anche in configurazione completamente aperta (spider), evitando così eventuali problemi di surriscaldamento dello stesso.

La tesi di Vincenzo Megna, con relatore il Prof. Francesco Leali, ha avuto come scopo l’impostazione e il pre-engineering del meccanismo stesso in tutte le sue parti funzionali, generando alla fine, oltre ai necessari disegni tecnici di sviluppo, anche una prima distinta base di tutte le componenti necessarie, tra le quali ben un 40% sono già oggi disponibili da normale catalogo dei vari fornitori specializzati, mentre il restante 60% andrebbe ovviamente realizzato ad hoc per questo progetto.

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