
LONDRA – Dopo la presentazione internazionale alla London Book Fair è stata mostrata in anteprima la copertina della edizione italiana di FerrariRex, la biografia definitiva di Enzo Ferrari che si preannuncia come un’opera unica nel suo genere. L’autore è Luca Dal Monte per quindici anni responsabile della comunicazione di Ferrari e Maserati North America e successivamente della Maserati SpA a Modena. L’autore ha pubblicato il suo primo libro nel 2000 e altri dieci negli anni a seguire. Tra questi il fortunato “La Scuderia” del 2009 per Baldini e Castoldi, tra i pochissimi romanzi ambientati nel mondo delle corse ad avere avuto successo popolare e grande tiratura.
Circa un anno fa, Dal Monte, dopo i trionfi del del Centenario Maserati, ha deciso di trasformare il proprio hobby della scrittura che praticava durante le ore notturne libere dal lavoro, in una vera e propria occupazione. Ha lasciato l’azienda e si è trasferito in uno studio in centro a Milano per terminare di scrivere FerrariRex, il libro che non era ancora stato scritto sulla vita di Enzo Ferrari. La biografia che ridefinisce le giornate di un gigante del ventesimo secolo e le consegna alla storia, come uno tra i personaggi più poliedrici, complessi e monumentali d’Italia. L’editore di Ferrari Rex è Giunti insieme a Giorgio Nada, una Casa generalista ed una specializzata. Anche questo è un segno della unicità del volume perchè mai in precedenza i due editori avevano unito i loro marchi.
Dal Monte ha raccontato ad Antonio Rivolta di AutoCapital le ragioni alla base della scelta del titolo “FerrariRex”. «Anni fa al rientro da un Gran Premio del Canada, ha detto lo scrittore, all’aeroporto acquistai una copia della biografia del presidente degli Stati Uniti Theodore Roosevelt scritta da Edmund Morris. La divorai. Il titolo era “Theodore Rex”. Allora stavo solo iniziando a organizzare le idee per la biografia di Ferrari, ma decisi di prendere il libro di Morris come riferimento, perchè “Theodore Rex” aveva il respire, il passo, per così dire che ero andato cercando per il mio libro, dove non si salta da un’episodio noto all’altro, ma si vive e respira la vita di Ferrari nella sua interezza, vorrei dire giorno per giorno. E poi c’era quella parola – Rex – che il pilota Phil Hill, senza saperlo, mi confermò essere esatta in riferimento a Ferrari quando un agosto a Pebble Beach in California mi disse: “Ferrari era come un re e noi eravamo i suoi cavalieri”».