ANCORA UNA MASERATI SULLA PIATTAFORMA MC12: LA MASERATI “CALLIOPE”

REALIZZAZIONE DELLA NUOVA
Maserati Calliope
(in greco Καλλιόπη, ossia “colei che ha bella voce”)
D’Adamo Alessandro
Frigeri Davide
Luppi Sara
Marcantoni Roberta
Muhammad Kashif Nazir
INTRODUZIONE
Lo scopo del lavoro, che verrà presentato nelle pagine seguenti, è di realizzare una nuova carrozzeria in stile Maserati, partendo dalla piattaforma dell’ MC12.
Questa autovettura è un biposto coupè-spider con tettuccio removibile e notevoli sbalzi anteriore e posteriore, proprio nell’ottica della vettura da competizione. Il motore posteriore è collocato in posizione centrale, la carrozzeria è stata realizzata in fibra di carbonio, il telaio è monoscocca ottenuto dalla sovrapposizione di fibre di carbonio e honeycomb di nomex; in aggiunta, sono presenti due telaietti in alluminio che hanno il compito di supportare la componentistica di servizio, contribuendo inoltre all’assorbimento di eventuali urti ed al raggiungimento di un elevato rapporto di sicurezza.
Nella progettazione della nuova carrozzeria si è pensato di disegnare una vettura stradale piuttosto che da corsa, pur mantenendo una linea stilistica tipicamente sportiva. Questo ha comportato, però, una modifica strutturale di una parte del telaio (montante A) e di alcuni componenti meccanici (i radiatori), sempre rispettando vincoli regolamentari da normativa.
PIANIFICAZIONE DEL NUOVO PROGETTO
Il gruppo ha proceduto nel seguente modo:
i) posizionamento del punto H del manichino Oscar
ii) disegno su carta millimetrata in scala 1:5 delle quattro viste del veicolo
iii) verifica dei vincoli tecnici e modifiche successive al primo disegno
iv) realizzazione del disegno definitivo
v) tracciamento delle diverse sezioni nelle rispettive viste
vi) ricalcatura su carta lucida del disegno finale e delle sue sezioni
Il lavoro ha seguito tendenzialmente questa successione operativa, sottolineando però la necessità di rispettare numerosi limiti normativi, i quali hanno determinato molteplici modifiche al disegno millimetrato, mantenendo l’idea stilistica originaria. 4
Prima della collocazione del punto H, si proceduti a ricalcare il telaio dell’MC12 in modo tale da poter verificare in ogni istante il rispetto dei vincoli meccanici.
Quindi si è scelta la scala da utilizzare per la rappresentazione. Si apre, a tal proposito, una breve parentesi sulle scale normate, qui di seguito elencate:
– scala 1:1 è la più precisa ma allo stesso tempo anche la più voluminosa e difficoltosa da riprodurre;
– scala 1:2.5-1:4-1:5 queste possiedono in vantaggio di non richiedere dimensioni eccessivamente voluminose e difficoltose, conservando un’adeguata precisione; si aggiunge che la maggiormente sfruttata è l’ultima, in quanto risulta la più semplice in fase di calcolo delle quote: per tal motivo, sarà quella adoperata nello svolgimento del progetto;
– scala 1:10 prevalentemente impiegata negli studi preliminari per le ridotte dimensioni, benché perda in accuratezza.
Successivamente, si è passato a suddividere il foglio in quattro porzioni per rappresentare le seguenti parti si vettura: