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All’Autodromo del Mugello il Gran Premio numero 1000 della Scuderia Ferrari

Si svolgerà sulla pista di proprietà della Ferrari domenica 13 settembre il FORMULA 1™ PIRELLI GRAN PREMIO DELLA TOSCANA FERRARI 1000, nono appuntamento della stagione e millesimo della Scuderia nella massima categoria automobilistica

Maranello, 10 luglio 2020 – Per la prima volta nella sua storia l’Autodromo del Mugello ospiterà una gara valida per il FIA Formula 1 World Championship™. In un calendario della stagione rivoluzionato in seguito alla pandemia provocata dal virus COVID-19 si è creata l’opportunità per portare la massima competizione automobilistica in un autodromo all’avanguardia per gli standard di sicurezza e sostenibilità e su un tracciato tanto affascinante quanto impegnativo per piloti e vetture.

Il nome ufficiale dell’evento è un omaggio alla terra che ospiterà questo appuntamento e alla ricorrenza storica che la Scuderia Ferrari – l’unica squadra presente in tutte le 70 edizioni fin qui disputate della massima competizione automobilistica – celebrerà quel giorno. L’Autodromo del Mugello  si trova a soli 35 chilometri da Firenze, una delle città più ricche di storia e di capolavori artistici, apprezzata da milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo.

Inaugurata nel 1974 come naturale evoluzione del Circuito Stradale nato nel 1914, la pista è adagiata sulle colline della municipalità di Scarperia e San Piero a Sieve. Da tempo tra gli impianti più amati dai piloti così come da tutto il mondo del motorsport, l’Autodromo del Mugello è di proprietà della Ferrari dal 1988 ed è tra le poche piste che la FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) ha certificato con la qualifica 3-Star Level: l’impianto ha infatti superato il test ambientale definito dalla Federazione, ottenendo così un riconoscimento per l’eccellenza delle politiche di sostenibilità adottate.

Con l’assegnazione del nono appuntamento della stagione al Mugello, l’Italia torna così ad ospitare due Gran Premi di Formula 1™ per la prima volta dal 2006. Quell’anno erano in calendario sia il tradizionale Gran Premio d’Italia a Monza, sia l’ultima edizione fin qui disputata del Gran Premio di San Marino, che si teneva all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola: entrambe le gare furono vinte da Michael Schumacher, alla sua ultima stagione come pilota della Scuderia Ferrari.

 

 

Mattia Binotto Managing Director e Team Principal Scuderia Ferrari Mission Winnow

 

“Poter festeggiare un anniversario straordinario come quello dei mille Gran Premi della Scuderia Ferrari proprio a casa nostra al Mugello è un’opportunità incredibile. L’Autodromo del Mugello non è solamente uno dei tracciati più affascinanti e sfidanti per i piloti e le monoposto ma è anche un’impianto che ha fatto della sostenibilità una sua priorità, un impegno che lo ha portato a raggiungere liivelli di eccellenza in Italia e nel mondo.
A rendere questa possibilità una realtà hanno contribuito diversi protagonisti, cui va il nostro ringraziamento. Innanzitutto Chase Carey, Chairman e CEO di Formula 1, che conosce e apprezza il valore che la nostra squadra rappresenta per questo sport, tanto da riconoscere l’anniversario nel nome ufficiale dell’evento.
Poi ci sono due partner fondamentali per il raggiungimento di questo obiettivo. Innanzitutto il territorio che ci ospiterà, la Regione Toscana – una delle più belle del nostro Paese, ricca di tesori artistici e di paesaggi mozzafiato, e poi la città di Firenze, un gioiello unico al mondo per le sue bellezze architettoniche e i capolavori che vi si possono ammirare.
Per me personalmente, il Mugello è legato ai ricordi di tante giornate di test passate insieme alla squadra per cercare di migliorare la monoposto, talvolta sognando di sfidare proprio lì i nostri avversari: pensare che oggi stiamo per vivere su quel tracciato un evento come un Gran Premio – perdipiù il millesimo della nostra storia in Formula 1 – è un’emozione bellissima e non vedo l’ora che quello che allora era un sogno si avveri il prossimo 13 settembre.”

 

Chase Carey Presidente e CEO, Formula 1™

 

“Siamo lieti di dare il benvenuto al Mugello nel calendario di Formula 1 del 2020. Voglio ringraziare il promoter per il duro lavoro svolto al fine di realizzare questo evento. So che tutti i nostri fans sono entusiasti all’idea di assistere ad una corsa su questo fantastico circuito e per tutti i tifosi della Ferrari sarà un piacere poter celebrare così i 1000 Gran Premi della Scuderia”

 

Enrico Rossi Presidente Regione Toscana

 

“La Regione Toscana è molto felice di sostenere il millesimo GP della Ferrari, una data storica per le quattro ruote. Siamo certi del fatto che contribuendo a questa importantissima tappa sportiva di rilevanza planetaria, promuovendola al meglio con i nostri canali, daremo lustro al Mugello e alla Toscana. Daremo così una scossa benefica ai nostri territori dopo un periodo davvero difficile. Ci riempie d’orgoglio poter dire che questo sarà il Gran Premio della Toscana.”

 

Dario Nardella Sindaco della Città Metropolitana di Firenze

 

“La Formula 1 al Mugello, nella Città Metropolitana di Firenze, è un traguardo storico mai raggiunto prima e inseguito per anni. Il fatto che arrivi proprio ora, in un momento di difficoltà per il nostro territorio fiorentino, è ancora più significativo e rappresenterà un trampolino per far ripartire il turismo e l’economia. Se poi aggiungiamo la ricorrenza del millesimo Gran Premio della Ferrari allora possiamo davvero pensare a un evento che resterà per sempre nella storia dello sport italiano e di Firenze.
Ringrazio gli organizzatori di Formula 1, la Ferrari, il Presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, l’ex ministro dello sport Luca Lotti, il Presidente Enrico Rossi, i colleghi sindaci del Mugello, l’Unione dei Comuni Mugello e tutti coloro che si sono adoperati per portare nel nostro territorio questo evento. La città metropolitana di Firenze che rappresento avrà un ruolo attivo accanto alla Regione Toscana.”

 

Paolo Poli Amministratore Delegato Mugello Circuit SpA

 

“Siamo felici ed orgogliosi di aver finalmente raggiunto un risultato perseguito da ormai molto tempo con la massima determinazione: dopo 106 anni dalla prima gara disputata sul Circuito Stradale, il Mugello riesce ad ospitare il suo primo Gran Premio di Formula 1.
Affronteremo questo storico evento contando su un tracciato unico al mondo e sulla forza delle nostre migliori professionalità. Il mio ringraziamento va oggi a tutte quelle donne e uomini che, nel corso di una storia ultracentenaria, con la loro passione e l’amore per le corse, ci hanno consentito di raggiungere l’ambizioso traguardo di rappresentare al più alto livello il nostro Paese e il nostro territorio nell’automobilismo sportivo”

 

Autodromo del Mugello: sostenibilità ambientale al primo posto

L’Autodromo del Mugello da anni ha messo la sostenibilità ambientale in cima alle priorità, fino al punto di essere stato il primo impianto al mondo ad aver ricevuto la certificazione FIA “Achievement of Excellence” per le prestazioni legate al rispetto dell’ambiente, il più alto nella scala di livelli creata dalla Federazione Internazionale dell’Automobile. Per raggiungere questo standard, gli autodromi devono dimostrare un impegno reale nella gestione ambientale, la cui performance è misurata e monitorata al pari dell’impatto nell’ambiente circostante da parte delle sue attività, parametro che, in egual misura, viene costantemente identificato e quantificato. L’eccellenza nella sostenibilità dell’impianto è testimoniata dalle certificazioni ISO14001 ed EMAS (Eco-Management and Audit Scherme) nonché dal riconoscimento di osservatori indipendenti come il report “Playing for our Planet”, prodotto da UEFA, WWF e Green Sport Alliance.

Del resto, fin dal 2013, al Mugello sono stati implementati programmi incentrati sulla sostenibilità, come ad esempio “KISS Mugello”, che trova la sua massima espressione verso la fine della primavera di ogni anno, quando l’impianto è teatro del Gran Premio d’Italia di MotoGP™. KISS è l’acronimo di Keep it Shiny and Sustainable: il programma intende sensibilizzare gli spettatori sull’importanza di adottare comportamenti adeguati durante i grandi eventi sportivi, facendo leva sulla passione per il motorsport per far crescere quella per la sostenibilità.

Uno degli obiettivi è la riduzione dell’impatto ambientale dell’evento, con iniziative quali la raccolta differenziata e il riciclo dei rifiuti, secondo principi di economia circolare; la raccolta delle pile esaurite, degli oli alimentari esausti e degli oli lubrificanti usati. Lo scorso anno il 39% dei rifiuti prodotti in autodromo sono stati gestiti tramite la raccolta differenziata, 40 tonnellate su 101.

La copertura della tribuna principale dell’Autodromo del Mugello offre ospitalità a un pannello fotovoltaico da 252 KWp che garantisce fino al 20% del fabbisogno energetico dell’impianto, mentre il rivestimento della gradinata è realizzato in materiale ceramico eco-attivo che permette di degradare gli inquinanti più comuni diffusi nell’aria. L’autodromo è inoltre un polmone verde di indubbia rilevanza dal momento che si estende su oltre 170 ettari dei quali 120 sono adibiti a verde o piantumati.

 

Un po’ di storia

Il 3 febbraio del 1900 viene fondato a Firenze il Club Automobilisti Fiorentini, il quarto in Italia dopo quelli di Milano, Torino e Padova. La prima gara organizzata dall’associazione è la Pontassieve-Passo della Consuma, poi nota come Coppa della Consuma, che va in scena il 15 giugno 1902. Nel 1914 si decide di organizzare una corsa molto più impegnativa: il “Circuito Automobilistico Toscano” da disputarsi sull’Anello del Mugello: 67,5 sui saliscendi della provincia di Firenze che il 21 giugno 1914 vengono percorsi per quattro volte dalle 36 vetture in gara. Il primo vincitore è il milanese Eugenio Silvani su una Diatto. Una settimana dopo l’Europa sprofonda nell’incubo della Prima Guerra Mondiale e di corse automobilistiche non si sente più parlare fino al 1920, quando debutta la definizione di “Circuito del Mugello”.

A partire dal quell’anno sui 66 polverosi chilometri che da Scarperia salgono fino a Firenzuola per poi tornare attraverso il passo della Futa a San Piero a Sieve e poi di nuovo a Scarperia, sono i migliori piloti dell’epoca: Giuseppe Campari, Gastone Brilli Peri, Antonio Ascari, Baconin Borzacchini, oltre, naturalmente, ad Emilio Materassi, idolo locale. Tra i vincitori, nel 1921, c’è anche Enzo Ferrari che si impone nella classe fino a 4,5 litri di cilindrata al volante di un’Alfa Romeo. Messa in ombra dal prestigio della Mille Miglia, il circuito viene abbandonato dopo l’edizione del 1929 e solo nel 1955 si cerca di farlo tornare in auge studiando un percorso di 19 km che ospita una gara vinta dalla Ferrari 750 Monza guidata dall’italiano Umberto Maglioli.

Il circuito originale torna in auge anni ’60 con un discreto seguito di appassionati, ma nel 1970 un grave incidente mortale porta gli organizzatori a sospendere le competizioni sul circuito stradale del Mugello. L’Automobile Club di Firenze, per non perdere la tradizione motoristica che nel frattempo si è radicata in zona, decide di investire e fa costruire l’autodromo su un’area di circa 170 ettari. I lavori iniziano nel 1972: l’incarico della progettazione del nuovo tracciato e delle opere relative viene assegnato all’ingegner Gianfranco Agnoletto. La prima gara sul nuovo impianto si disputa nel 1974: si tratta del nono round del campionato europeo di Formula 5000 che viene vinto dal britannico David Hobbs, già in Formula 1, al volante di una Lola.

Nel 1988 il circuito viene acquistato dalla Ferrari, che ne inizia una profonda opera di ristrutturazione, dotandolo delle migliori infrastrutture esistenti e aggiornandole continuamente, pur mantenendo inalterato il disegno del tracciato, molto impegnativo per i piloti. La pista diventa un tempio del motociclismo, ma ospita anche moltissime gare di auto, sia monoposto che vetture a ruote coperte. La Scuderia Ferrari a partire dagli anni Novanta lo impiega per lunghe sessioni di test che contribuiscono a rendere straordinariamente vincenti le vetture dell’era targata Jean Todt e Michael Schumacher. L’impianto ospita anche svariate edizioni delle Final Mondiale Ferrari, l’appuntamento che rappresenta la conclusione della stagione sportiva della Casa di Maranello, una festa con i protagonisti della Scuderia che vede scendere sui 5.245 metri del Mugello le vetture storiche di Formula 1, le auto laboratorio dei Programmi XX e le berlinette delle tre serie continentali del Ferrari Challenge, il monomarca del Cavallino Rampante. Il Mugello Circuit per la Casa di Maranello è una sorta di seconda casa, per questo non ci poteva essere un tracciato miglior sul quale disputare il Gran Premio numero 1000 della Scuderia Ferrari in Formula 1.

 

Un giro di pista al Mugello Circuit

Marce Gené in questo video ci accompagna in un giro al Mugello al volante di una Ferrari di Formula 1. La prima staccata, per la curva San Donato, propone la frenata più impegnativa in assoluto, perché si arriva dal lungo rettilineo del traguardo alla massima velocità. L’uscita da curva 1 deve tenere in conto che immediatamente dopo arriva la esse formata dalle curve Luco e Poggio Secco. Un breve rettilineo porta a una seconda esse, formata dalle curve Materassi e Borgo San Lorenzo che sono seguite da altre due pieghe in sequenza nella direzione opposta: la Casanova e la Savelli. A questo punto si giunge alle due curve più spettacolari della pista: la Arrabbiata 1 e la Arrabbiata 2. La seconda curva, in particolare, è insidiosa perché il terreno scollina e non è facile comprendere quale sia la traiettoria migliore da seguire. La esse successiva è formata dalle curve Scarperia e Palagio. Un breve rettilineo porta al curvone denominato Correntaio dopo il quale c’è la quarta esse veloce formata dalle curve Biondetti 1 e Biondetti 2. Il giro è quasi terminato, perché prima della linea del traguardo rimane solo la curva Bucine, una piega da 180 gradi che riporta sul rettilineo principale di uno dei circuiti più amati dai piloti.

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