Apre le porte il nuovo Museo Ferruccio Lamborghini

In anteprima per la stampa apre il nuovo Museo Ferruccio Lamborghini dedicato al genio meccanico di Ferruccio Lamborghini e al mito del Toro che carica.
27 Maggio 2014, Argelato (Bologna) – Il Museo Ferruccio Lamborghini, appartenente alla famiglia del celebre imprenditore emiliano che ha reso il marchio del Toro un mito internazionale, viene presentato oggi in esclusiva alla stampa nella sua nuova sede di Funo di Argelato, alle porte di Bologna. La conferenza stampa, introdotta dal dott. Carlo Cavicchi (resp. Relazioni Esterne per il settore automotive dell’Editoriale Domus), vede la presenza del comm. Tonino Lamborghini, ideatore del Museo, e di Fabio Lamborghini, direttore.
Il Museo Ferruccio Lamborghini è stato recentemente trasferito dalla sua prima sede ferrarese (Dosso di S. Agostino) in un nuovo spazio polifunzionale – denominato Forum Tonino Lamborghini – situato in un ex-stabilimento Lamborghini di Argelato, a pochi chilometri dal centro di Bologna e nel pieno della Motor Valley.
Nel 1995 fu inaugurato il primo Museo Polifunzionale Ferruccio Lamborghini accanto allo stabilimento della Lamborghini Calor, immerso in quella campagna ferrarese che diede i natali a Ferruccio. Dopo 19 anni e migliaia di visitatori da tutto il mondo, il figlio Tonino Lamborghini, con lo spirito imprenditoriale ed avanguardistico che contraddistingue ogni suo progetto, ha deciso di avvicinare il Museo alla città di Bologna e di dare ancora maggior risalto alla storia di suo padre, genio della meccanica e Cavaliere del lavoro, dedicandogli un nuovo spazio espositivo.
Il Museo raccoglie tutta la produzione industriale dell’ing. honoris causa Ferruccio Lamborghini: dal primo trattore Carioca con cui ha dato il via nel 1947 al suo gruppo industriale passando per i primi trattori cingolati fino ai modelli degli anni ‘70; dal prototipo della 350GTV alla 400GT; dalla mitica MiuraSV personale di Ferruccio all’avveniristica Countach; dagli esemplari di Jarama ai prototipi di Jalpa; dalle Urraco alla Espada con apertura ad ali di gabbiano che ha ispirato l’auto del film “Ritorno al futuro”; l’offshore Fast 45 Diablo Classe 1 di 13,5 metri con motori Lamborghini 11 volte campioni del mondo; uno splendido esemplare omologato di elicottero Lamborghini con doppi comandi; bruciatori, caldaie e sistemi di raffreddamento Lamborghini; la famosa “Barchetta” costruita da Ferruccio per partecipare alla Mille Miglia del 1948; la ricostruzione del primo ufficio personale di Ferruccio alla Lamborghini Trattori con suoi oggetti personali; uno spazio dedicato ad altre auto e moto di quel periodo in un contesto di comparazione; riconoscimenti ufficiali e foto dell’epoca per ricordare non solo le vicende di Ferruccio, ma anche quelle della famiglia Lamborghini e di migliaia di persone che hanno ruotato attorno a lui.
Il nuovo e poliedrico museo racchiude anche un’ala dedicata all’esposizione di prodotti di design industriale degli anni ‘50-‘70 e modelli di auto e moto di altri marchi storici del periodo di Ferruccio Lamborghini in un contesto di comparazione.
Un percorso emozionante che racconta la storia del mito del Toro celebre in tutto il mondo all’interno di uno spazio più ampio, appositamente studiato per l’accoglienza di un nuovo e più numeroso pubblico.
Il Museo Ferruccio Lamborghini nasce come strumento di comunicazione e di cultura, un luogo vivo e dinamico capace di rispecchiare l’intelligenza, la creatività e l’eccezionalità dell’uomo cui è stato intitolato. Uno spazio dedicato al valore della memoria, ma, allo stesso tempo, proiettato verso il futuro, l’innovazione e la sfida: un viaggio dentro al Mito che rappresenta un’eccellenza del Made in Italy nel mondo.
LA STRUTTURA
“Volevo una struttura dinamica, che esaltasse l’intelligenza, la creatività e la particolarità dell’uomo a cui è dedicata; un autentico spaccato di civiltà industriale, in cui tutto ciò che vi è esposto viene esaltato da una architettura di design post-industriale”. – dichiara l’ideatore del museo, Tonino Lamborghini.
Il Museo Ferruccio Lamborghini è racchiuso all’interno di uno degli ex stabilimenti Lamborghini, sapientemente recuperato attraverso un intervento di riqualificazione industriale di forte impatto.
Il progetto si caratterizza per precisi accorgimenti architettonici e una peculiare scelta dei colori che restituiscono all’ambiente una carica emotiva eccezionale, accompagnando il visitatore nel percorso museale. La struttura stessa esprime appieno l’energia che contraddistingue la storia della famiglia Lamborghini.
L’involucro di colore neutro del museo contrasta con il colore rosso Lamborghini dei canali microforati per il riscaldamento, raffrescamento e ricambio dell’aria. L’intonaco spatolato rigato, utilizzato sia all’esterno che all’interno del museo, crea un effetto di movimento ispirandosi all’aerodinamicità delle auto sportive in esso contenute. Gli shed dell’edificio originale inondano lo spazio di luce, che filtra i particolari dei pezzi esposti, mentre i led delle colonne creano giochi di luce speciali per la scenografia serale. Tanti elementi a forma di scudo, come la pensilina e l’entrata all’esterno fino alle luci nelle colonne interne, richiamano il logo di famiglia presente in tutti i prodotti a marchio Lamborghini.
I pannelli appesi accompagnano il viaggio del visitatore attraverso la storia e il tempo interiore di Lamborghini, perché qui l’edificio stesso è trasformato in un racconto di vita, mentre le colonne a forma piramidale donano monumentalità ad un luogo che omaggia un personaggio di altri tempi.
LA STORIA
“Ricordo molto bene la prima volta che discussi della creazione di un Museo con mio padre – racconta Tonino Lamborghini. – Mi guardò perplesso e ancora di più lo fu quando gli mostrai due trattori Lamborghini, malconci e arrugginiti, che avevo trovato presso un agricoltore della zona. Qualche mese dopo, gli mostrai i trattori completamente rimessi a nuovo. Li misi in moto: prima una nuvola di fumo nero, poi azzurro e finalmente il familiare pum pum del normale funzionamento, simbolo di una mai perduta potenza. In quel momento, gli occhi azzurri di papà diventarono lucidi. Mi disse: «Quando feci questi trattori, avevo la tua età e le tasche vuote». Il primo trattore, il mitico Carioca, mi fu segnalato dall’amico Giancarlo Corvini; era abbandonato in un vecchio fienile, in condizioni disastrose. Da allora cominciai un incredibile lavoro di ricerca di tutto ciò che era stato prodotto. Per anni, la domenica, ho percorso le campagne a caccia dei trattori. Curiosamente, i primi li ho rinvenuti in ordine cronologico di costruzione, l’ho interpretato come un segno del destino e la coincidenza mi incoraggiò a continuare la ricerca, nonostante lo scetticismo di papà. Estesi la ricerca ai bruciatori, alle prime automobili, ma anche alle piccole cose: i calendari con le nostre pubblicità, le fotografie, i listini prezzi e i libretti di istruzione, preziosi documenti della nostra storia. Contemporaneamente, cominciai a maturare l’idea di realizzare una struttura adeguata al valore di questa raccolta che, sempre più, stava diventando un vero spaccato della società italiana del secondo dopoguerra.”
Per anni infatti i modelli ritrovati furono custoditi nella Tenuta “La Fiorita”, sul Lago Trasimeno, dove Ferruccio si ritirò a vita privata, a metà degli anni ‘70. Ma qualche anno dopo la morte del Cavaliere del Lavoro, il figlio Tonino si decise a realizzare l’idea di un vero e proprio museo e nel 1995 fondò il Museo Polifunzionale Ferruccio Lamborghini in provincia di Ferrara.
Oggi il nuovo Museo è ospitato all’interno di un Forum di 9000mq che ospita anche un book shop, lounge bar di prossima apertura e diversi spazi espositivi disponibili per eventi, manifestazioni, fuori salone, sfilate, mini-fiere e business meeting.
Situato nel cuore della Motor Valley, al centro di quell’Emilia intensamente amata da Ferruccio, il museo offre ai visitatori di tutte le età la possibilità di vedere da vicino questi tesori che hanno fatto la storia dell’innovazione automobilistica e del design italiano. Un luogo vivo, dinamico, suggestivo e pieno di energia pronto ad accogliere appassionati, turisti e tutti coloro che cercano una cornice d’eccezione per eventi, convention e cene di gala.
Il nuovo Museo, già attivo e visitabile, sarà inaugurato ufficialmente il prossimo autunno.
MUSEO FERRUCCIO LAMBORGHINI
c/o Tonino Lamborghini Forum
via Galliera 319 – 40050 Funo di Argelato (BO) – 051862628
www.museolamborghini.com
per visite: reservation@museolamborghini.com
per informazioni: info@museolamborghini.com
per richieste stampa: press@museolamborghini.com
Museo
Buongiorno, vorrei visitare il museo nel prossimo ottobre. Vorrei sapere come raggiungervi dalla stazione di Funo e se i biglietti si possono acquistare all’entrata. Vorrei inoltre sapere quanto tempo circa ci vuole a visitare il museo. grazie.
Gabriele Moscone Biella
miè piaciuto immensamente, è universale, ringrazio il Sig Direttore Fabio Lamborghini, che con estrema deliccatezza è rispetto per il mitico Ferruccio, dove una semplice sua foto in bianco e nuro riesce ancora ha comunicare la sua immensa creatività da pochi compresa. Degno succesore il Dottor Tonino che con degna modestità si presta a parlar del padre. complimenti vivissimi per la loro opera di questo Museo molto più del Store FERRARI, la sfida per me l’ha vinta Ferruccio, l’unico che ha avuto il corraggio di fare osservazione a Enzo. Con il suo genio è intuizione che ha mio parere vanno oltre il terreno lui ancoraro vivo, si commenta da solo con il silenzio è la pura osservazione, a mio avviso ogni commento serve solo a chi n0on riesce a rendersene conto.
I simply want to mention I am just very new to blogging and absolutely savored you’re blog site. Likely I’m likely to bookmark your site . You actually have very good posts. Cheers for sharing with us your website page.
I gotta bookmark this site it seems extremely helpful extremely helpful
Hello.This article was really motivating, especially since I was investigating for thoughts on this topic last Tuesday.
Thanks for some other wonderful post. The place else may just anybody get that kind of information in such a perfect approach of writing? I’ve a presentation next week, and I am at the search for such information.